
Io lavoro a pochi passi dal Centro Colon, dove “colon” non è il retto, bensì si riferisce a Cristoforo Colombo, che come tutti sanno era italiano ma gli spagnoli cercano pateticamente di appropiarsene, chiamandolo Cristóbal Colón.
Cari spagnoli, Colombo era italiano! Cioè non basta mica cambiare il nome ad una persona per cambiarne anche la storia???
Insomma questo centro del colon qui è per me un posto magico perché dà inizio a quello che si chiama el triangulo del arte, cioè la zona a più alta concentrazione di museo, sale espositive e gallerie d’arte di tutta Madrid.
Allora siccome oggi il mio umore era un po’ pietoso tirarmi su sono stata al Centro de Arte / FUNDACIÓN BANCO SANTANDER, nel Teatro Fernán Gómez, a vedere una delle tantissime e gratuitissime esposizioni del Photo España 2011, dal titolo FACE CONTACT.
Innanzi tutto una cosa carinissima del Teatro Fernán Gómez è che per entrare devi scendere un po’ sottoterra, che io ogni volta ho la sensazione di entrare in una navicella spaziale.
Poi gli spazi sono enormi, silenziosi, l’esposizione è curata nei minimi dettagli e tutto è talmente piacevole che staresti tutto il giorno a contemplare le immagini.
Quello che io amo della fotografia, e che questa esposizione trasmette a pieno, è la sensazione si “irraggiungibile normalità”, l’illusione di essere protagonisti delle foto, o addirittura gli artefici di queste.
Devo dire che tutte le immagini mi sono sembrate molto espressive, ma l’opera che mi è piaciuta di più è Beautiful Agony, che già il titolo sembra la mia vita (jhjhjhjhj). Insomma in una saletta sono sistemati in forma circolare una ventina di televisiori, che proiettano i primi piani di uomini e donne nel pieno raggiungimento di un orgasmo.
Secondo me quello più gnocco di tutti era questo:
Se ti metti al centro della sala, proprio nel mezzo di tutta quest’onda di piacere, e ti lasci concentri sulle voci e sui visi puoi scoprire che l’arte non solo rende più accettabile la vita, ma a volte è l’unica cosa che riesce a coglierne il senso.
continuo a pensare che gli spagnoli siano davvero incredibili!
e grazie Chechi di raccontarci questi particolari, che altrimenti ci sfuggirebbero!
ciao!
Chiara
Ué, Chechi, ma il fatto di scendere un pò sottoterra può essere pure la sensazione di entrare nel metro…. 😀 😀 😀
In sei anni a Madrid, tra chi non era realmente informato del fatto che Cristoforo Colombo fosse nato in Italia e chi al nome Cristoforo Colombo risponde “¿quien?” perchè ha sentito sempre solo Critobal Colón, qualche volta mi son ritrovato una spiegazione vagamente (ma molto vagamente eh) logica: secondo gli spagnoli, Cristoforo Colombo gli appartiene perchè la missione verso le Indie/Americhe era finanziata dalla Spagna, quindi fosse per l’Italia questo personaggio non sarebbe mai entrato nella Storia dell’umanità. Che magari è pure vero, ma non per questo, ad esempio, in Italia si definisce italiano Rey Juan Carlos I in quanto nato e pasciuto in Italia prima di diventare re di Spagna. Insomma…
Salutami Madrid!!!
sai cara Chechi, pensavo che dovresti fare la tua guida turistica su Madrid, secondo me potrebbe avere un buon successo e vendere molto bene!
Pensaci!
chiara
[…] niente!!! A CASA AMERICA devi essere bello solo dentro! Eppoi adesso anche CASA AMERICA ospita il PHOTO ESPAÑA: […]
[…] de Colón (Giornata di Colombo, e non del colon. […]
[…] del momento me l’ha regalata la sala espositiva Teatro Fernán Gómez (dove avevo già visto Beautiful Agony) con Asia Serendipity. In realtà questo centro d’arte ospita anche un’altra esposizione di […]