
Da poche ore sono tornata da Barcellona, e proprio tranquilla non sto.
Adesso che sono sposata lasciamelo dire, mio caro amico italiano che vuoi venire a vivere a Madrid: Madrid è un marito.
Non proprio il mio, uno qualsiasi. Si ama a tutto tondo, a volte per qualche ora o evento si detesta, desidereremmo cambiarne delle cose, amplificare questo e cancellare quello, ma è pur sempre il nostro grande amore.
Barcellona, invece, è come un 23enne svedese che ti balla accanto alle 4 del mattino.
È energia pura, una furia distruttrice che solo immaginandola ci terrorizza, una forza prorompente e tentatrice. Non significa niente nella nostra vita ma è una possibilità, e in quanto possibilità ci piace perché ci fa sognare.
Io Barcellona amo guardarla da dentro i taxi. Su e giù per la città, al prezzo di 2 gin tonic mi riempio la mente di pensieri seduta sul sedile posteriore, nel completo anonimato.
Madrid mi piace da passeggiare per ore, da sentire sulla pelle.
Perché certe città non sono insediamenti umani stabili, ma persone sotto forma di cemento.
Sono stata a Barcellona a giugno ed è stato bello leggere questo tuo post!!! Un abbraccio!
Cara Chechi, sono stato a Madrid nel 2012, e mi è rimasta nel cuore e nella testa, così come Lisbona, dove sono stato nel 2006 e nel 2007; ho visto Barcellona nel 2011, e ti dico che, sebbene interessante, con tutte le “vestigia” del Modernismo e di Gaudì in particolare, penso che Madrid le faccia un 100 a 0 secco!
Quest’estate sono stato a Valencia, e sebbene diversa (l’una sul mare, l’altra al centro della Spagna), ho ritrovato tratti di Madridismo, in quanto a differenza di Barcellona, trovo che “sia Spagna”, cosa che in Catalogna ho riscontrato molto meno. Poi, chi ti scrive ha un’esperienza della Spagna ovviamente molto limitata, rispetto a te…ma devo dirti che per me, per mia moglie, Penisola Iberica, pur con le sue differenze, è sinonimo di casa, e se non fosse che vogliamo vedere anche altro, ci verremmo ogni anno!
Cara Chechi, sono stato a Madrid nel 2012, e mi è rimasta nel cuore e nella testa, così come Lisbona, dove sono stato nel 2006 e nel 2007; ho visto Barcellona nel 2011, e ti dico che, sebbene interessante, con tutte le “vestigia” del Modernismo e di Gaudì in particolare, penso che Madrid le faccia un 100 a 0 secco!
Quest’estate sono stato a Valencia, e sebbene diversa (l’una sul mare, l’altra al centro della Spagna), ho ritrovato tratti di Madridismo, in quanto a differenza di Barcellona, trovo che “sia Spagna”, cosa che in Catalogna ho riscontrato molto meno. Poi, chi ti scrive ha un’esperienza della Spagna ovviamente molto limitata, rispetto a te…ma devo dirti che per me, per mia moglie, Penisola Iberica, pur con le sue differenze, è sinonimo di casa, e se non fosse che vogliamo vedere anche altro, ci verremmo ogni anno!
Ti leggo sempre con piacere, perché mi fai tornare virtualmente a Madrid…un domani, spero di poterti offrire una birra gelata, davanti a qualche tapas.
Io a Barcellona non mi sento in Spagna e nemmeno i catalani si sentono più di tanto spanoli…
[…] il pensiero, però insistentemente e per diversi giorni. Ora sono tornata in me. (Ho anche riletto questo mio post scritto più di due anni fa. Tutto […]