
Le cose a Madrid vanno male, lo sappiamo.
Però dobbiamo essere ottimisti: potrebbero andare peggio! Andranno peggio (probabilmente, sicuramente) se questi nostri simpatici amici ispanici non smettono di accalcarsi in bar e ristoranti!
Intanto la nostra “cara” presidenta Ayuso “se hace la sueca*” come si dice qui.
Dopo un tremendo braccio di ferro con il governo centrale la Comunidad de Madrid chiude oggi la nostra amata capitale e altri municipi che superano i 1.000 casi di coronavirus ogni 100.000 abitanti.
Cosa si può fare a Madrid con le nuove restrizioni per il coronavirus?
- Limitazioni di entrata e uscita dai municipi confinati. Sarà possibile entrare e uscire da queste zone solo per giustificati motivi di lavoro, sanitari, legali, giuridici, educativi e medici, oltre che per tornare al proprio luogo di residenza
- È possibile la libera circolazione in questi municipi sempre e quando si rispettano le misure di protezione individuali e collettive decise dalle autorità sanitarie
- Si riducono le riunioni sociali e familiari a gruppi di massimo 6 persone, tranne in caso di conviventi
- I ristoranti, i bar e le sale da gioco chiuderanno alle 23.00 e non potranno accettare clienti dopo le 22.00
- La capacità massima sarà ridotto a un 50% negli spazi interiori e a un 60% all’aperto
- Nell installazioni sportive la capacità massimo sarà ridotto a un 50% negli spazi interiori e a un 60% all’aperto
- Le scuole private, accademie e scuole guida avranno una capacità massima del 50%
Al momento i parchi per i bambini restano aperti.
Cosa succederà? Ogni giorno tra Madrid e i municipi limitrofi si producono 2,2 milioni di viaggi, il 40% dei quali per motivi di lavoro o studio. Evidentemente controllare e limitare questi spostamenti è impossibile, e il governo regionale non sembra particolarmente interessato a farlo (per il dio denaro).
In bocca al lupo a noi!
*¿che significa “hacerse el sueco”? è un modo di dire popolare che fa riferimento a una persona che fa volontariamente la distratta per non avere responsabilità